Napoli-Torino: l’analisi del nostro prossimo avversario
Dopo il successo di misura, ottenuto sul campo del Monza, gli uomini di Antonio Conte ricevono allo stadio “Maradona” il Torino, fin qui protagonista di una stagione solida e convincente al netto di qualche inconveniente di troppo, come l’infortunio del proprio capitano e trascinatore Duvan Zapata. I precedenti più recenti sorridono decisamente ai partenopei: nelle ultime 10 stagioni, il Toro ha vinto solo una delle 19 sfide disputate contro gli Azzurri in Serie A (5N, 13P), anche se questo successo è arrivato proprio nello scorso campionato grazie a un 3-0 all’Olimpico (7 gennaio 2024). Un trend che addirittura si amplifica considerando le gare disputate in casa del Napoli, che dal 2000 in avanti ha perso solamente una volta contro l’avversario di giornata davanti al proprio pubblico – il 17 maggio 2009: nel 2-1 finale andarono a segno Rolando Bianchi e Alessandro Rosina, con João Inacío Pià in gol per i partenopei. Da allora, gli azzurri sono rimasti imbattuti in tutte le successive 12 gare interne contro i piemontesi (7V, 5N), pur avendo pareggiato ben quattro delle sette più recenti.

Torino: la chiave è l’equilibrio. Attenzione ai finali di gara
Con quattro vittorie e tre pareggi ottenuti nelle sue ultime otto partite di campionato (1P), il Torino si è certamente mostrato in ottimo spolvero nelle scorse settimane e ha consolidato un 10° posto in classifica che esalta il lavoro di mister Paolo Vanoli. Il tecnico granata è stato bravo soprattutto a ritrovare col passare delle settimane un equilibrio smarrito nel corso della prima parte della stagione, pur sacrificando qualcosa nella propulsione offensiva. Tra le squadre della parte alta della classifica di questa Serie A, il Torino è infatti quella che tenta meno tiri (321) e gioca meno palloni in area di rigore avversaria (523). La tenuta difensiva dei piemontesi, tuttavia, è cresciuta in maniera evidente, in particolare nel nuovo anno solare con cinque clean sheet in 15 incontri di campionato e solamente due partite con più di una rete incassata (tre vs Bologna, due vs Parma). Numeri che nascono dalla chiara volontà di impostare le partite su ritmi non troppo alti, preferendo restare il più possibile in gara per poi provare a colpire nel finale di partita. Il Toro, infatti, è la formazione che in percentuale ha segnato più gol nel quarto d’ora conclusivo del match nel torneo in corso: sette su 38 totali, ovvero il 32%. Non si prospetta, infine, una partita nella quale le ripartenze avranno un ruolo chiave: Torino (19) e Napoli (13) sono infatti due delle quattro squadre che fanno meno ricorso agli attacchi in contropiede in questa Serie A – tra di loro Venezia (17) e Monza (15).

Elmas ex d’eccezione, Adams una garanzia. Saracinesca Milinkovic
La prossima sarà una sfida certamente particolare per Eljif Elmas, grande ex della gara: le prime 143 presenze del macedone in Serie A, arricchite da 14 gol tra il 2019 e il 2023, sono infatti arrivate proprio con la maglia del Napoli. Centrocampista più giovane (classe ’99) tra quelli a segno in ciascuna delle ultime sei stagioni nella competizione (18 gol totali nel periodo), l’ex Lipsia ha avuto un impatto estremamente positivo dal suo arrivo a gennaio in granata, con ben tre gol realizzati in trasferta (vs Bologna, Monza e Parma) meno solo di Ché Adams, miglior marcatore stagionale del club. Lo scozzese, a quota nove centri alla sua stagione d’esordio nel massimo torneo, potrebbe andare in doppia cifra realizzativa per la prima volta in una stagione nei big-5 tornei europei (nove reti anche nel 2020/21 con il Southampton) e in caso di gol in questo incontro raggiungerebbe Dennis Law al secondo posto nella classifica dei migliori marcatori scozzesi nella storia della competizione (10 reti). Doveroso, infine, dare i meriti a Vanja Milinkovic-Savic per la straordinaria stagione finora disputata: il serbo è infatti il portiere che vanta la miglior percentuale di parate tra quelli con almeno 20 presenze nei cinque principali campionati europei in corso (78), ed è – in generale – quello che ha parato più rigori (quatttro su cinque affrontati).

Articolo a cura della redazione Opta