E' la notte dei numeri 9 al Maradona. inizia Lewandowski, finisce Osimhen. Napoli e Barcellona fanno 1-1 e la sfida si deciderà il 12 marzo in Catalogna. La rimonta azzurra, nonchè buoni tratti del match parlano di una squadra che ha dato una scossa all'inerzia riuscendo a sovvertire l'andamento che declinava in idioma spagnolo. Il debutto di Calzona rimanda alla memoria l'archetipo del Napoli brillante ed aggressivo del passato neppure tanto remoto e richiama, sia pur larvatamente in fieri quei concetti di gioco che sublimati hanno scritto la gloria recente. Ripartenza dal basso, irruenza sul recupero della seconda palla, spinta e coraggio: elementi che si sono evidenziati sotto traccia in questa notte di stelle d'Europa a Fuorigrotta. Equilibrio e tanta ricerca di possesso caratterizzano la prima ora di gioco per entrambi i versanti, poi Lewa la sblocca con un numero da bomber. Cala il silenzio al Maradona, ma non è tempo di rassegnazione. Gamba in spalla e idee chiare, il Napoli la gestisce con autorevolezza e Osimhen ad un quarto d'ora dalla fine marchia a fuoco la partita con un movimento dei suoi: strappo repentino, esplosività e precisione. Il corredo cromosomico del centravanti di razza. Poi il finale affrontato con carattere e sfrontatezza. Sono i prodromi incoraggianti di una nuova alba. A Barcellona si deciderà l'esito dell'ottavo di finale. Ma il Napoli c'è, l'orizzonte azzurro è ancora tutto da scrivere...
NAPOLI: Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera, Anguissa, Lobotka, Cajuste (68' Traorè) Politano (77' Raspadori), Kvaratskhelia (68' Lindstrom), Osimhen (77' Simeone). All. Calzona.
BARCELLONA: Ter Stegen; Koundé, Araujo, Inigo Martinez, Cancelo, Gundogan, Christensen (86' Romeu), De Jong, Yamal (80' Rhaphina), Pedri (Joao Felix), Lewandowski. All. Xavi.
Arbitro: Zwauer (Germania)
Marcatori: 60' Lewandowski, 76' Osimhen
Note: ammoniti De Jong, Christensen