Il Napoli conquista i quarti di finale di Champions per la prima volta nella sua storia. Vinciamo la prima finale della stagione, come aveva definito la sfida Luciano Spalletti, sagace e lungimirante nell'inquadrare con evidenza evocativa un traguardo epocale. Gli azzurri sono travolgenti ed esaltanti, l'Eintracht resta aggrappato alla speranza e all'imprevedibilità del pallone per una quarantina di minuti. Poi la V scintillante di Victor fiammeggia tra le Stelle più luminose d'Europa. Osimhen va in cielo alla fine del primo tempo e il suo stacco lo coglie solo un satellite in orbita terrestre. Testa tra le nuvole e palla all'incrocio. Non si arriva all'ora di gioco e Super Osi stavolta va in estensione orizzontale e spinge dentro un cross di Di Lorenzo. Qualificazione chiusa e arricchita nella forma e nella sostanza spettacolare dalla firma di Zielinski che si prende un rigore e lo va a tirare di forza e precisione. Siamo 3-0 e con i 2 dell'andata fanno 5. Nell'anno delle meraviglie, il Napoli conquista il primo Gran Premio del Promontorio Champions giungendo ai quarti di finale come mai aveva fatto prima. Siamo nel Red Carpet d'Europa con autorevolezza e nobilità, vincendo 7 partite su 8 con a corredo la bellezza di 25 gol. Adesso aspettiamo venerdì per conoscere il prossimo avversario. Con intatta la consapevolezza di star scrivendo un romanzo emozionante che resterà tra le pieghe dell'anima e nella narrazione azzurra più struggente.
NAPOLI: Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim (66' Juan Jesus), Mario Rui, Anguissa, Lobotka, Zielinski (74' Ndombele), Politano (66' Lozano), Kvaratskhelia (74' Elmas), Osimhen (81' Simeone). All.Spalletti.
EINTRACHT (3-4-2-1): Trapp; Tuta, Buta, Ndicka, Knauff (62' Alidou), Rode (74' Jakic), Sow, Lenz (67' Max), Gotze, Kamada, Borré. All.Glasner.
Arbitro: Taylor (Inghilterra)
Marcatori: 45'+2 Osimhen, 53' Osimhen, 64' Zielinski rig.
Note: ammoniti Ndicka, Lenz, Goetze