Opta Focus – Statistiche e curiosità di Napoli-Roma
Archiviata l’ultima sosta per le Nazionali del 2024, ritorna il campionato. Domenica al Maradona andrà in scena il 155° Derby del Sole nella storia della Serie A. C’è grande curiosità nel vedere come le due formazioni approcceranno questa sfida dopo la sosta. Sicuramente, le motivazioni non mancheranno né da un lato, né dall’altro. Dopo due match di fila senza successi (1N, 1P), infatti, i ragazzi di Antonio Conte cercheranno di riprendere il ritmo che nelle nove precedenti partite di campionato gli avevano permesso di conquistare ben 25 punti (2.78 a partita). Lato Roma, invece, i giallorossi sono alla terza guida tecnica stagionale, proprio come accadde ai partenopei nella passata stagione. Dopo De Rossi e Juric, nel tentativo di risollevare le sorti di questa annata la scelta è ricaduta sulla grande esperienza di Claudio Ranieri, al suo terzo mandato nella capitale. La prima grande sfida del tecnico di Testaccio sarà quella di evitare un record negativo che i giallorossi non registrano dalla stagione 1978/79, quando rimasero fermi ad appena tre successi dopo le prime 13 gare giocate in Serie A.
Tanto gioco ma pochi gol: Roma alla ricerca di più concretezza
Nonostante la 12ª posizione occupata in classifica, sottovalutare le qualità della Roma sarebbe un grave errore. Il gioco dei giallorossi, infatti, è estremamente propositivo: solo la Juventus (61.6%) vanta un possesso palla superiore alla formazione capitolina (60.2%), che è anche la terza squadra per giocate effettaute all’interno dell’area avversaria (332, meno solo di Atalanta e Inter). Inoltre, con 100 recuperi offensivi effettuati (al massimo a 40 metri dalla porta avversaria), la Roma è la squadra con il pressing alto più efficace nel torneo in corso. Non solo a livello di possesso e pressing, ma anche per quanto riguarda le conclusioni tentate i giallorossi sono tra le migliori squadre del campionato (184, anche in questo caso dietro solo alle due nerazzurre). Ciononostante, l’ultima volta che avevano realizzato così pochi gol dopo le prime 12 gare giocate in Serie A risale al 2008/09 (14, proprio come nella stagione in corso) – complice delle poche marcature capitoline è stata fin qui anche un po’ di sfortuna, dato che solo il Cagliari (nove) ha colpito più legni della Roma (otto) nel campionato in corso.
Sfida a distanza Lukaku-Dovbyk, Dybala a caccia di un nuovo record
Dopo la trasferta di San Siro contro l’Inter, per il secondo match di fila Romelu Lukaku si troverà di fronte al suo passato: nella passata stagione, il belga è stato (assieme a Lautaro Martínez) uno degli unici due giocatori di Serie A ad aver realizzato almeno 20 gol tra tutte le competizioni – 21 reti per lui in 47 match con i giallorossi. Per sostituirlo, durante il mercato estivo la Roma ha scelto come nuovo terminale offensivo Artem Dovbyk, che dopo un breve periodo di ambientamento si è già caricato sulle spalle l’attacco capitolino realizzando sei reti fin qui tra tutte le competizioni, almeno il triplo rispetto a qualsiasi altro compagno di squadra. Lontano da casa, il centravanti ucraino ha segnato tre gol nelle ultime quattro presenze in trasferta in Serie A (contro Genoa, Monza e Hellas Verona) e, in generale, tre delle cinque reti esterne della Roma in questo campionato portano la sua firma.La sfida a distanza tra Lukaku e Dovbyk vedrà sullo sfondo un terzo, immancabile, protagonista. Ancora alla ricerca del suo primo assist in questa Serie A (è sempre riuscito a servirne almeno tre a stagione dal suo ritorno in massima serie nel 2014/15 con il Palermo), Paulo Dybala aveva fornito ben quattro passaggi vincenti al suo ex compagno di reparto nell’arco dello scorso campionato, meno solo di quelli forniti da Bellanova a Zapata e da McKennie a Vlahovic nel torneo 2023/24. Inoltre, la Joya è vicina a superare Gonzalo Higuaín (attualmente 125 gol per entrambi) e piazzarsi in solitaria in 3ª posizione tra i migliori marcatori di nazionalità sportiva argentina in Serie A. Dybala ha anche realizzato due gol nelle ultime quattro presenze contro il Napoli in campionato, incluso uno proprio nell’ultima sfida al Maradona (2-2, il 28 aprile scorso).
Articolo a cura della redazione Opta