Opta Focus – Statistiche e curiosità di Napoli-Venezia
Dopo la vittoria esterna contro il Genoa il Napoli affronterà un Venezia rinfrancato dalla striscia di tre risultati utili consecutivi e soprattutto dai tre punti conquistati nel delicato scontro salvezza con il Cagliari, che hanno dato grande fiducia ai ragazzi guidati da Eusebio Di Francesco. Il confronto diretto sorride ai partenopei, che sono rimasti imbattuti in tutte le ultime otto gare di Serie A (5V, 3N), tenendo la porta inviolata in tutte le cinque più recenti; l’ultimo successo dei veneti contro i partenopei nella competizione risale all’8 marzo 1942 (4-1), mentre l’ultimo in ordine di tempo in campionato è un 2-1 ottenuto in Serie B nel 2003. Con un ulteriore risultato positivo, tuttavia, i veneti potrebbero inanellare quattro gare di fila senza perdere nel massimo torneo per la prima volta dall’aprile 2000, quando sulla panchina del club sedeva Francesco Oddo. Un’ulteriore motivazione dunque, per Pohjanpalo e compagni, di dare il tutto per tutto contro un’avversaria di grande spessore.
Occhio ai difensori ospiti: ottime doti in fase realizzativa
Il Venezia è stata fin qui una squadra dai due volti, capace di brillare in diversi frangenti, salvo poi subire un po' troppo in alcune circostanze. In relazione a questo, da registrare i 18 punti persi da situazione di vantaggio, che testimoniano il percorso di una formazione che spesso non ha capitalizzato quanto di buono mostrato sul campo. Un problema che si è manifestato anche in trasferta: il Venezia non trova i tre punti lontano dal Penzo dal 12 febbraio 2022, quando sconfisse 2-1 il Torino. La squadra di Di Francesco ha manifestato una certa sofferenza sulle palle inattive, avendo subito da fermo 13 gol di cui 7 da corner, ma anche di saper colpire in più frangenti in queste situazioni di gioco: ne sono una prova i 10 gol realizzati, meno soltanto di formazioni ben più attrezzate come Fiorentina (12), Inter, Atalanta e Lazio (11 ciascuna). Curioso, inoltre, come i veneti abbiano mandato in gol in questo torneo già quattro difensori, di cui due nell’ultimo turno con il Cagliari (Zampano e Sverko, che si sono aggiunti a Idzes e Svoboda): in questo campionato solo Inter (sei) e Udinese (cinque) annoverano tra le proprie fila nel reparto arretrato più giocatori con una rete realizzata.
Gioiellino Oristanio, Nicolussi Caviglia è il faro dei lagunari
Le due note più liete del Venezia in questo avvio di stagione parlano italiano. In particolare, Gaetano Oristanio si sta consacrando come uno dei talenti nostrani più interessanti: oltre a essere il giocatore italiano più giovane tra quelli che hanno partecipato ad almeno cinque gol in questa Serie A (due reti e tre assist), l’attaccante scuola Inter è anche secondo nel torneo in corso per numero di dribbling tentati (68) e condivide con Ademola Lookman il primato di occasioni create proprio a seguito di questo tipo di giocate (cinque a testa). Il vero faro della squadra è però l’ex Juventus Hans Nicolussi Caviglia, che ha segnato già tre gol e servito due assist in questo campionato: l’ultimo centrocampista del Venezia capace di segnare più reti in una singola stagione di Serie A è stato Fabian Natale Valtolina, nel 1999/2000 (quattro). Inoltre, tra i centrocampisti italiani solamente Mattia Zaccagni (sette) ha preso parte a più gol in questo campionato, mentre estendendo il dato a tutte le nazionalità, gli unici altri due giocatori nel ruolo che hanno contribuito a più marcature nel torneo rispetto al numero 14 sono i milanisti Christian Pulisic (nove) e Tijjani Reijnders (sei). Joel Pohjanpalo ha segnato già quattro gol e, tra i giocatori esordienti in questa stagione nella massima serie, soltanto Artem Dovbyk e Casper Tengstedt (cinque ciascuno) ne contano di più.
Articolo a cura della redazione Opta
