Maschera da leone, nave da crociera e stellare in Champions
La presentazione del centrocampista di origine turca fu un vero coup de théâtre, a bordo di una nave da crociera e con una maschera da leone, un modo davvero singolare per essere svelato al pubblico. Sin dalla prima stagione in azzurro, lo svizzero diventa una colonna della formazione partenopea, chiudendo la prima annata con 49 gare ufficiali, meno solo di Marek Hamsík (50). Curiosamente, l’ex Udinese non segna nessun gol nella Serie A 2011/12, ma si ritaglia un ruolo da protagonista in quella edizione della Champions League. Il Napoli, da squadra di quarta fascia, capitò nel “girone di ferro”, con Bayern Monaco, Manchester City e Villarreal. Ben oltre le aspettative, gli azzurri giunsero all’ultima gara del girone con la possibilità di strappare il pass per gli ottavi, su un campo ostico come quello del Submarino Amarillo. Inler scelse proprio quella partita per la sua prima gioia in azzurro: al 65’ di un match molto combattuto, lo svizzero riceve dal limite e con un gran sinistro da fuori area buca il portiere sul primo palo. Al 76’, poi, Hamsík raddoppia per il definitivo 2-0, che spedisce il Napoli in paradiso. Gli azzurrri pescano il Chelsea agli ottavi, la squadra che avrebbe poi vinto il torneo. I partenopei misero i Blues alle corde nella gara di andata, battendo gli inglesi per 3-1. La speranza di accedere ai quarti divenne dunque un obiettivo plausibile, soprattutto quando nel match di ritorno il centrocampista svizzero trova un altro gol capolavoro dalla distanza, quello dell’1-2, che avrebbe consegnato la qualificazione agli azzurri, che si arresero solo nei tempi supplementari al gol di Ivanovic che chiuse i giochi. Nonostante l’eliminazione, la prima stagione del Napoli in Champions League fu ricca di emozioni, con vittorie e gol storici, come quelli del centrocampista elvetico.

La doppietta al Pescara con il marchio di fabbrica
I primi gol di Inler in Serie A con la maglia del Napoli arrivarono nella seconda stagione in azzurro, chiusa dallo svizzero con sei centri in campionato, il suo record in una singola annata nella competizione. Anche nella massima serie, la prima rete azzurra del centrocampista arrivò in una partita non banale, ossia in Napoli-Milan 2-2 del 17 novembre 2012, in cui il numero 88 disegnò con un tiro da fuori una parabola velenosa con il sinistro, che beffò Abbiati in controtempo sulla conclusione dalla distanza. Nella partita successiva disputata a Fuorigrotta, nel sonoro 5-1 rifilato al Pescara, il mediano diede un altro saggio della sua dote principale, realizzando addirittura una doppietta (l’unica in Serie A) da fuori area. L’ex Udinese aprì le danze con un destro violento, dopo essersi liberato del suo diretto avversario con una finta a rientrare sul piede forte e battendo un Perin immobile su quella conclusione poderosa. Dal piede caldo del centrocampista elvetico nacque poi il gol del definitivo 5-1, questa volta di prima intenzione, raccogliendo una palla vagante al limite dell’area, spedita con potenza sul primo palo e impattando la parte interna del montante. Nell’era De Laurentiis, nessuno era mai riuscito fino a quel momento a realizzare due gol da fuori area in una partita di Serie A. In totale, Gökhan Inler ha messo a segno nove gol in campionato con il Napoli, tutti rigorosamente da fuori area e su azione: dalla sua prima stagione a segno all’ultima giocata in azzurro (2012/13-2014/15), solo Paul Pogba (11) ha segnato più gol del genere rispetto a lui in Serie A. Le stagioni del giocatore elvetico all’ombra del Vesuvio sono state a cavallo tra le gestioni Mazzarri e Benítez, durante una fase di crescita della squadra azzurra, che vide anche la conquista di due Coppe Italia e della Supercoppa Italiana, trofei che rendono inossidabile il legame tra lo svizzero e la città partenopea.

Articolo a cura della redazione Opta