"La qualificazione è ancora 50 e 50. Non un punto percentuale in più o in meno. L'Eintracht è un avversario duro e forte. Dobbiamo ripetere la partita straordinaria di Francoforte". Luciano Spalletti determinato e senza mezzi termini nella conferenza di vigilia del match contro i tedeschi.
"Siamo di fronte a una grande sfida, è come se fosse una prima finale di stagione perchè può determinare molto nella storia del Club. Arrivare ai quarti sarebbe un traguardo molto prestigioso però non credo che ci saranno pressioni particolari sulla squadra"
"Già in passato la squadra ha attraversato vortici di aspettative e tensioni esterne. Abbiamo sempre risposto in campo in maniera decisa e sono sereno anche per domani sotto il profilo della mentalità".
C'è il rischio di sottovalutare l'avversario dopo il 2-0 dell'andata?
"Noi non sottovalutiamo nessuno. Men che mai l'Eintracht che l'anno scorso vinse a Barcellona, per dirne una. Noi abbiamo l'ambizione di diventare una grande squadra e una grande storia per la nostra città. E sappiamo che per essere una grande squadra ci vuole la qualità dei grandi giocatori"
Ho una rosa di uomini dotati di umiltà, professionalità e voglia di mettersi sempre a disposizione del compagno. Una squadra vincente non è l'addizione di undici singoli calciatori ma un gruppo solido animato dalla voglia di collaborare e aiutarsi"
"Certamente dovremo avere la stessa fame di sempre perchè di fronte avremo un avversario di esperienza. L'Eintracht ha passato un girone con il Marsiglia, il Tottenham e lo Sporting, Club di assoluto livello internazionale. Abbiamo totale rispetto della loro forza e della capacità di Glasner".
Domani ci vorrà più cuore o cervello?
"Cuore, cervello e anche un po' di... fortuna".
Crede che il Napoli abbia lo spessore per poter sfidare le grandi d'Europa proseguendo il cammino in Champions?
"Noi siamo una squadra che non abbassa mai lo sguardo contro nessuno, però poi bisogna fare per bene le cose di sempre senza dover pensare che sia la Champions o il campionato. Abbiamo in questo momento un solo pensiero, ovvero il match di domani. Sarà una sfida durissima e difficilissima e nessuno di noi ha la presunzione di guardare o immaginare già un ipotetico avversario successivo".
Non ci saranno i tifosi tedeschi. Cosa ne pensa del provvedimento restrittivo?
"E' un provvedimento adottato in conseguenza di quello che è successo all'andata dove non è stato garantito l'ordine pubblico e la tutela dei nostri tifosi. E quando si tratta di ordine pubblico ci sono Prefetti e Questori che lavorano nell'ambito di una materia delicata e noi non possiamo entrare nella loro professione".
"Io so che se c'è un possibile pericolo, bisogna fidarsi degli organi e le istituzioni preposte a prendere le decisioni. Decisioni che vanno rispettate. Questo non dipende dal nostro Club ma da provvedimenti che sono al di sopra delle Società".
Ha già deciso la formazione?
"Domani ho solo una maglia già assegnata da titolare: quella del nostro pubblico. I nostri tifosi scendono in campo con noi per spingerci avanti. Poi sulla formazione deciderò successivamente"