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14/03/2025

Match Preview | Opta Focus di Venezia-Napoli

Statistiche e curiosità di Venezia-Napoli

A distanza di circa 250 chilometri, separate da otto ore e un quarto e solamente da tre punti in classifica, nella giornata di domenica Napoli, Atalanta e Inter daranno vita ad uno degli intrecci più avvincenti dell’ultimo trentennio in Serie A. Infatti, questa sarà solo la seconda volta nell’era dei tre punti a vittoria che le prime tre squadre in classifica si affacceranno alla 29ª giornata di campionato racchiuse in appena tre punti, dopo il 2021/22. Alle 12:30 la ciurma di Antonio Conte sbarcherà al Penzo, dove ad attenderla ci sarà un Venezia con un fondamentale bisogno di fare risultato per restare aggrappato alla zona salvezza. Una trasferta da non prendere sotto gamba, nonostante i 41 punti di differenza tra le due formazioni. Non solo per la voglia degli arancioneroverdi di giocarsi fino all’ultimo le proprie carte per restare in massima serie, ma anche perché storicamente i lagunari non hanno mai reso la vita facile ai partenopei davanti al proprio pubblico, riuscendo a rimanere imbattuti in cinque dei sette precedenti tra le due formazioni che si sono giocati a Venezia in Serie A (2V, 3N). Inoltre, gli ultimi risultati hanno dato nuova linfa alla squadra allenata da Eusebio Di Francesco, che è stata in grado di fermare sul pareggio Lazio, Atalanta e Como nelle ultime tre giornate di campionato – subendo un solo gol nel parziale – e potrebbe restare imbattuta per quattro match di fila in massima serie per la prima volta dal periodo tra marzo e aprile 2000 (1V, 3N in quel caso).

Squadra bassa e difficile da attaccare, ma la riaggressione potrebbe essere la chiave

Il Venezia è una squadra dalle caratteristiche prettamente difensive, con un baricentro basso (mediamente pari a 49.3 metri) e che mantiene una distanza corta tra i reparti (33.8 metri). Inoltre, i lagunari tendono a proteggere la propria area di rigore concedendo il palleggio ai propri avversari, come confermato da un possesso palla medio pari al 44%,. Il recupero della maggior parte dei possessi da parte della formazione veneta avviene nel terzo di campo difensivo (528 – 5° dato più alto in questo campionato e pari al 50% dei recuperi totali da parte dei giocatori di movimento del Venezia). Con gli spazi intasati, quindi, per gli avversari degli arancioneroverdi saltare i rispettivi uomini in uno contro uno diventa molto difficile, e così i calciatori del Venezia sono stati saltati appena 215 volte in dribbling, meno soltanto di quelli di Lecce (224) e Como (220) in questa Serie A.

Tuttavia, quando la squadra di Di Francesco riesce a recuperare il possesso fa un po’ di fatica a ripartire e, questa difficoltà nella costruzione potrebbe esaltare proprio una delle caratteristiche dei partenopei: la riaggressione immediata. Da un lato, infatti, il Napoli è la squadra che ha tentato più tiri a seguito di un recupero palla entro massimo 40 metri dalla porta avversaria in questa Serie A – 39, di cui sei trasformati in gol (record assieme all’Inter) – mentre dall’altro solo il Como (217) ha concesso più recuperi offensivi ai propri avversari rispetto al Venezia (212).

Le geometrie di Nicolussi Caviglia e l’imprevedibilità di Oristanio

Il perno del gioco dei lagunari è senza dubbio Hans Nicolussi Caviglia, dai cui piedi passano buona parte delle azioni con cui il Venezia riesce a rendersi pericoloso (secondo per palloni giocati tra i propri compagni con 1293 tocchi, dietro solo ai 1644 di Jay Idzes). In particolare, il classe 2000 sta mettendo in mostra in questa stagione delle eccellenti capacità balistiche nelle situazioni di palla inattiva, da cui i veneti hanno già realizzato addirittura il 61% delle proprie marcature in campionato (14/23), record in percentuale nel torneo. In particolare, quattro dei sei coinvolgimenti attivi del centrocampista arancioneroverde sono arrivati in queste situazioni di gioco: due assist (uno da corner e uno da calcio di punizione) e ben due gol su punizione diretta (nessun giocatore dei maggiori cinque tornei europei in corso ha fatto meglio). In generale, tra i giocatori attualmente in rosa al Venezia Nicolussi Caviglia è quello che ha preso parte a più marcature in questo campionato (sei – 4G+2A), seguito da colui che dovrà essere un altro osservato speciale per la difesa del Napoli: Gaetano Oristanio (cinque – 2G+3A). Oltre ad essere il giocatore italiano con più dribbling riusciti in questa Serie A (48, in generale meno solo dei 50 di Rafael Leão e dei 57 di Nico Paz), il fantasista classe 2002 è anche il giocatore del Venezia che in questo torneo ha creato più occasioni per i propri compagni (31, almeno 10 in più di qualunque altro), servito più assist (tre) e che ha tentato più volte la conclusione tra coloro attualmente alla corte di Di Francesco (34 tiri).

Articolo a cura della redazione Opta

Venezia vs Napoli

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