Opta Focus – Statistiche e curiosità di Napoli-Como
Il Napoli si prepara ad affrontare nella settima giornata di Serie A una delle squadre più in forma delle ultime settimane. Al Diego Armando Maradona arriva infatti il Como di Cesc Fabregas che, dopo i due punti conquistati nelle prime quattro giornate di campionato, ha inanellato due spettacolari successi contro Atalanta e Verona. I partenopei hanno vinto il 77% delle partite contro i lombardi in Serie A (17 su 22), record contro squadre affrontate più di sei volte nella competizione. Il dato degli scontri diretti casalinghi è di 11 vittorie su 11 precedenti a favore del club azzurro: tra le squadre con il 100% di successi interni contro una singola avversaria, solo l'Inter contro la Pro Patria ha fatto meglio (12/12), mentre a quota 11 si trova anche la Juventus contro il Foggia. Il Como, inoltre, in sette di queste 11 partite non è riuscito a trovare la via del gol e soltanto contro la Juventus conta più trasferte senza alcuna rete all'attivo rispetto ai partenopei (otto in 14 incroci). Storico infine anche il dato riguardante, più in generale, proprio le reti segnate dal Napoli allo stesso Como, che ha incassato ben 50 reti in 22 sfide, meno solo delle 51 subite dall'Inter (in 26 confronti).
Otto punti in campionato: Fabregas ha trovato la quadratura del cerchio
Il Como ha raccolto otto punti nelle prime sei gare stagionali in questo campionato (2V, 2N, 2P): solo quattro volte nella loro storia, i lariani avevano fatto meglio dopo lo stesso numero di match in Serie A (considerando da sempre 3 punti per vittoria) - nel 1949/50 (10), nel 1950/51 (11), nel 1951/52 (nove) e nel 1986/87 (10). Grande merito va ovviamente a mister Cesc Fabregas che, dopo un periodo di rodaggio iniziale, ha trovato la quadratura del cerchio, soprattutto dal punto di vista offensivo, visti i tre gol realizzati in due partite di fila per la seconda volta nel massimo campionato, con il primo precedente che risaliva addirittura alla stagione 1951/52 (vs Udinese e Legnano). I lariani giocano un calcio molto propositivo e brillante dalla trequarti in su, fatto di ripartenze brucianti e tanta verticalità. Entrambe le formazioni primeggiano nei recuperi offensivi, cioè le palle recuperate entro massimo 40 metri dalla porta avversaria: 43 a testa, come la Juventus e meno solo in generale di Roma (54) e Bologna (51). Ma non è tutto: solo Milan (17) e Lecce (14) hanno registrato più attacchi diretti del Como (13, a pari merito col Parma) nella Serie A 2024/25, in una classifica che vede proprio il Napoli (12) prima inseguitrice di questo quartetto. Anche sotto l'aspetto difensivo, la formazione lombarda sta lavorando bene, visti gli appena 62 tiri subiti, terzo miglior dato del torneo al pari della Lazio, dietro solo a Juventus (40) e Milan (57) e davanti proprio al Napoli (63). Tale lavoro, tuttavia, non è stato premiato visti gli 11 gol incassati finora, a fronte di un indice di Expected Goals a sfavore di appena 6.9: i lariani hanno dunque subito ben 4.1 reti in più rispetto al proprio valore di xGA.
Cutrone ritrovato, la fantasia di Paz e Strefezza fa la differenza
Per convertire una proposta di gioco tanto convincente serve ovviamente un bomber all'altezza e il Como può contare su un Patrick Cutrone tirato a lucido. Il centravanti ha infatti segnato quattro gol nel campionato in corso, uno in più rispetto a quanti ne aveva realizzati nella sua ultima stagione nel massimo campionato (2021/22), tre in 28 gare con l'Empoli - l'unico campionato di Serie A in cui ha fatto meglio è stato il 2017/18 con la maglia del Milan (10 reti). Ed è straordinaria finora anche la sua percentuale realizzativa del 22.5%, inferiore solamente a quella di Mateo Retegui (23.5%) tra i giocatori che hanno tentato più di 15 conclusioni nel torneo in corso. Alle spalle del bomber lariano ci sono invece una certezza della nostra Serie A e una giovane promessa. Non ha bisogno di grandi presentazioni Gabriel Strefezza, in gol nell'ultima sfida con il Verona e terzo tra gli attaccanti nel torneo in corso per duelli vinti, dietro soltanto a Milan Djuric (45) e Daniel Maldini (43). Ma la vera differenza la sta facendo sulla trequarti la stellina scuola Real Madrid Nico Paz, centrocampista che ha tentato più dribbling (25, 12 dei quali portati a termine con successo - meno solo di Reda Belahyane tra i pari ruolo, 13), effettuato più tiri (15) e uno dei due, insieme a Christian Pulisic, ad aver calciato più volte nello specchio in questo campionato (sei entrambi). Tra i pari ruolo che hanno fornito più di un assist nei big-5 campionati europei in corso, solo João Neves (cinque - 27 settembre 2004) e Facundo Buonanotte (due - dicembre 2004) sono più giovani rispetto allo spagnolo (due - 8 settembre 2004).
Articolo a cura della redazione Opta